L'annus mirabilis di Jonas Vingegaard

L'annus mirabilis di Jonas Vingegaard

Photos: Véronique Rolland Words: Joe Timms

"Sono già tornato in bicicletta". Dopo appena due settimane e mezzo di riposo, Jonas Vingegaard – dopo aver dimostrato di essere uno dei corridori di riferimento del 2021 – è già al lavoro per la prossima stagione.

"Non mi piace prendere troppo tempo libero," ha raccontato a Rouleur. "Se prendi quattro settimane di pausa, quanto riprendi sei molto debole e molto probabilmente hai anche più possibilità di farti male. Le prossime settimane per me sono solo facili e sarò in sella solo 10-15 ore a settimana. Poi però riprendiamo ad allenarci sul serio".

Leggi anche: Tour de France 2022. Il percorso e le tappe clou.

Prima di partecipare al Rouleur Live, il piccolo corridore danese non era mai stato a Londra. Tra gli ospiti dell'evento, è anche l'unico che si è presentato con un maglione della sua squadra, la Jumbo-Visma, e ha parlato con un tono rilassato nonostante la figlia di 14 mesi stesse correndo senza sosta nella sala conferenze della Victoria House.

Prima di quest'anno, il 24enne di Copenhagen era un mezzo sconosciuto, le cose sono cambiate molto rapidamente e ad oggi, Vingegaard è diventato uno dei più grandi favoriti per le grandi corse a tappe.

Ritratto di Véronique Rolland

Nel 2020, infatti, il danese non aveva portato a casa nessuna vittoria, ma nel 2021 ha mostrato una forma strepitosa sin da inizio stagione. Al Tour degli Emirati Arabi Uniti, ha iniziato l'anno con la vittoria in cima nella salita di Jebel Jais di 21 km, colpendo un po' in ritardo e portandosi dietro anche Tadej Pogačar e Adam Yates. Sono poi seguite le vittorie nella Coppi e Bartali e il secondo posto al Giro dei Paesi Bassi, dove ha chiuso dietro al compagno di squadra Primož Roglič.

Infine, a seguito dell'abbandono di Roglič al Tour, Vingegaard ha preso in mano le redini della squadra e ha chiuso la Grande Boucle al secondo posto (e primo degli umani) dietro a Pogaçar.

Leggi anche: Jonas Vingegaard – La rivelazione del Tour de France 2020 

"Ovviamente, sapevo di essere in forma, e anche la squadra lo sapeva. Ne abbiamo parlato e mi hanno detto che secondo loro in allenamento avevo i numeri per finire sul podio", ha spiegato Vingegaard. Dopo essere stato gregario di Roglič alla Vuelta nel 2020, il Tour 2021 era la sua seconda partecipazione a un grande giro. "Una cosa è l'allenamento e un'altra cosa è la gara. Ero in buona forma, ma non avrei mai immaginato di arrivare secondo al mio primo Tour de France, quindi è stato incredibile".

Vingegaard ha poi parlato dei suoi momenti più difficili al Tour, senza menzionare né il Ventoux, né il Tourmalet, ovvero le salite dove ha dimostrato a tutti le sue grandi doti da scalatore. "Alcuni dei primi giorni del Tour de France [sono stati i più difficili]. Sono stati frenetici e molto stressanti, qualcosa di diverso da qualsiasi altra gara a cui avevo partecipato in passato".

Stress sembra essere la parola chiave quando descrive il fine settimana di apertura del Tour. "Non puoi rilassarti nemmeno un secondo altrimenti sei quasi sicuro che perderai del tempo. È stressante, frenetico e ci sono cadute dietro ogni angolo. L'unica cosa che puoi fare è stare davanti e assicurarti di non cadere. È una cosa completamente diversa da qualsiasi altra gara".

Ritratto di Véronique Rolland

Il secondo posto al Tour è sicuramente legato alla sfortuna di Roglič - in quanto, prima della caduta, era lui il leader designato della Jumbo-Visma. Tuttavia, è chiaro che Vingegaard ha molta ammirazione e rispetto per il corridore sloveno.

E quando gli è stato chiesto da quale compagno di squadra Vingegaard avesse imparato di più nei suoi tre anni con la squadra olandese, ha risposto: "In realtà direi Primož. È un ottimo capitano e mi ha insegnato molto. Ho l'opportunità di vedere cosa fa bene e imparare da quello che fa. Quindi sì, ho imparato molto da lui. Naturalmente, ci sono molti altri corridori che hanno molta esperienza, e ho imparato da ognuno di loro".

Leggi anche: Giro 2022. Ecco il percorso completo.

Ma il podio di Vingegaard non è arrivato soltanto scalando con i migliori e evitando le cadute nelle tappe di apertura. La sue doti da cronoman lo hanno catapultato tra i favoriti per la classifica generale - e al Tour 2021 si è piazzato in terza posizione in entrambe le prove contro il tempo. Molti altri corridori dalla statura e struttura fisica simili a quelle di Vingegaard di solito perdono molto tempo sulla bici da cronometro. Tuttavia, il corridore danese, che pesa solo 60 kg, sulla bici da cronometro è una vera forza della natura. E ci ha anche dato alcune informazioni su come bilancia l'allenamento su strada e quello a cronometro.

"In realtà non mi alleno molto sulla bici da cronometro, ma faccio molto allungamento. Per me, questo funziona abbastanza bene, in quanto mi permette di essere flessibile e di mantenere la posizione aerodinamica il più a lungo possibile". Ha poi aggiunto, "Se vuoi essere bravo a cronometro, devi anche essere bravo sulle salite più lunghe, il che si adatta abbastanza bene alla mia capacità di andare in salita".

Leggi anche: Il primo Angliru non si scorda mai.

Dopo un 2021 da incorniciare, Vingegaard sta già pensando al 2022. "Sto pensando soprattutto al Tour de France. Non è sicuro che ci andrò, dobbiamo ancora parlarne [come squadra]. Ma spero davvero di andarci. Inizierà anche nel mio paese natale, quindi sarebbe davvero speciale".

E anche se nulla è ancora confermato, le intenzioni di Vingegaard sono chiare. Vuole tornare al Tour de France, dove gli sarà data l'opportunità unica di correre la più grande corsa del mondo e magari migliorare il secondo posto di quest'anno.

Photos: Véronique Rolland Words: Joe Timms

READ MORE

Giro d'Italia 2025 stage 13 preview: A steep and punchy finale

Giro d'Italia 2025 stage 13 preview: A steep and punchy finale

A testing finishing climb could draw out the GC contenders to claim vital seconds

Leggi di più
Richard Carapaz at the Giro d'Italia

‘Follow your instincts’ - Have the contenders been shown the blueprint to claim the Giro d’Italia?

Richard Carapaz launched an opportunistic move to claim stage 11 of the Giro d’Italia and climb up the GC

Leggi di più
Giro d'Italia 2025 stage 12 preview: A fast finish

Giro d'Italia 2025 stage 12 preview: A fast finish

An opportunity for the sprinters awaits on a flat run into Viadana

Leggi di più
Primoz Roglic

A tight GC and an intriguing parcours: the Giro d'Italia has been left perfectly poised

A rain-soaked time trial has done little to shed light on who will walk away with the maglia rosa in Rome

Leggi di più
Luke Plapp on stage eight of the 2025 Giro d'Italia

Giro d'Italia 2025 stage 11 preview: A testing day in the Apennines

A difficult climbing day will pose a tricky physical and tactical test for the general classification contenders

Leggi di più
Giro d’Italia state of play: Can UAE hold off the fight back from Red Bull?

Giro d’Italia state of play: Can UAE hold off the fight back from Red Bull?

Entering week two, the Giro d’Italia is perfectly poised for aggressive riders like Primož Roglič, Egan Bernal and Richard Carapaz to attack UAE’s youngsters, Juan...

Leggi di più

READ RIDE REPEAT

JOIN ROULEUR TODAY

Get closer to the sport than ever before.

Enjoy a digital subscription to Rouleur for just £4 per month and get access to our award-winning magazines.

SUBSCRIBE