Amstel Gold Race 2023: favoriti e pronostici

Testo originale: Stephen Puddicombe

L'Amstel Gold Race torna questa domenica, 16 aprile. Il gruppo del WorldTour maschile affronterà un percorso di 253 chilometri attraverso la provincia di Limburgo, nei Paesi Bassi, segnando la prima gara delle Classiche delle Ardenne. Le salite brevi ma incisive del percorso renderanno sicuramente la corsa interessante dall'inizio alla fine.

L'anno scorso la corsa é stata vinta al fotofinish con Michał Kwiatkowski (Ineos Grenadiers) che ha preceduto Benoît Cosnefroy (AG2R Citreön Team) di un soffio. Entrambi i corridori torneranno quest'anno, insieme a uno dei più grandi nomi del ciclismo del momento. Ma chi salirà sul podio bevendo il gigantesco bicchiere di Amstel Gold? Diamo un'occhiata ai favoriti!

Tadej Pogačar

Non contento di aver già vinto una corsa a tappe (la Parigi-Nizza) e una Classica Monumento sul pavé (il Giro delle Fiandre), lo sloveno rivolge ora la sua attenzione alle classiche collinari, con le partecipazioni alla Fleche-Wallonne e alla Liegi-Bastogne-Liegi. E per come sta correndo in questa stagione, non c'è da stupirsi se diventerà il primo corridore dopo Philippe Gilbert nel 2011 a vincere la tripletta delle classiche delle Ardenne.

Tadej PogacarPogačar festeggia la sua monumentale vittoria al Giro delle Fiandre (Getty Images)

Gli unici dubbi sulle sue possibilità di vitttoria sono la sottigliezza del percorso dell'Amstel Gold che potrebbe giocare a sfavore della sua solita strategia di usare la forza bruta per seminare tutti gli altri, e la stanchezza che potrebbe coglierlo considerato come ha corso duramente da febbraio. Ma con Pogačar si ha sempre la sensazione di arrampicarsi sugli specchi quando si pensa ai motivi per cui non potrebbe vincere.

Tom Pidcock

Alcuni complottisti potrebbero affermare che Tom Pidcock ha giá vinto una Amstel Gold, nell'edizione del 2021, quando fu dichiarato secondo al fototfinish dietro a Wout van Aert, fatto che aveva scatenato tante polemiche sui social media all'epoca. Sebbene quella corsa manchi ufficialmente nel suo palmares, va ricordato che all'inizio della stagione ha conquistato il titolo altrettanto prestigioso della Strade Bianche, un risultato che lo rende uno dei principali favoriti di domenica.

A sostenerlo ci sarà una forte formazione di Ineos Grenadiers, tra cui il campione uscente Michał Kwiatkowski, ma è probabile che sia lui il protagonista di una corsa incisiva che si adatta perfettamente alle sue qualitá.

Tom PidcockTom Pidcock ha dominato la Strade Bianche quest'anno con una vittoria in solitaria (James Startt)

Tiesj Benoot

Trattandosi di una classica di primavera, bisogna includere almeno un corridore della Jumbo-Visma tra i  favoriti e, in assenza di corridori come Wout van Aert, Christophe Laporte e Primož Roglič, la squadra punta su Tiesj Benoot per ottenere il massimo.

Dopo la vittoria alla Kuurne-Bruxelles-Kuurne e il terzo posto alla Strade Bianche all'inizio della primavera, il belga è tornato al suo solito ruolo di gregario, ma avrà un'altra occasione per guidare la Jumbo-Visma in quella che è una classica da giocare in casa per la squadra. Il suo stile incisivo e le sue capacità di scalatore lo rendono adatto a questa corsa, dove lo scorso anno si è piazzato terzo, ma per vincere dovrà probabilmente arrivare al traguardo in solitaria piuttosto che affidarsi allo sprint.

Tiesj Benoot

Tiesj Benoot è arrivato 13° al Giro delle Fiandre di quest'anno (SWPix.com)

Benoît Cosnefroy

Secondo all'Amstel Gold dell'anno scorso in un serrato fotofinish e terzo al Brabantse Pijl di mercoledì, una corsa in cui era già salito due volte sul podio, è sicuramente arrivato il momento per Benoît Cosnefroy (AG2R Citroën) di vincere una classica d'élite.

Il francese si è affermato come il cosiddetto uomo delle classiche collinari, uno che sembra quasi maledetto nella sua ricerca del gradino più alto del podio. Tuttavia, negli ultimi anni ha ottenuto alcune vittorie in classiche di buon livello, tra cui il GP del Québec della scorsa stagione e la Classica della Bretagne del 2021. L'Amstel Gold rappresenterebbe un notevole passo avanti rispetto a queste gare, ma lui ha il talento necessario se solo riuscisse a trovare un po' di fortuna in più.

Benoît CosnefroyIl 2023 sarà l'anno di Benoît Cosnefroy? (Getty Images)

Neilson Powless

Gli alti piazzamenti alla Milano-Sanremo (settimo), alla Dwars door Vlaanderen (terzo) e al Giro delle Fiandre (quinto) hanno fatto sì che Neilson Powless (EF Education-EasyPost) attirasse molto clamore questa primavera, e le aspettative sono alte quando inizia la serie di gare a cui sembra essere più adatto. Anche se non ha mai corso l'Amstel Gold, la sua struttura leggera lo rende più adatto alle salite di questa corsa che al pavé della classica belga.

Neilson PowlessNeilson Powless ha impressionato quest'anno al Giro delle Fiandre, piazzandosi al quinto posto al suo debutto nella De Ronde (SWPix.com)

La vittoria alla San Sebastian 2021 rimane a lungo nella memoria come una dichiarazione di ciò che l'americano è in grado di fare, mentre il successivo ottavo posto alla Liegi-Bastogne-Liegi e il dodicesimo posto assoluto al Tour de France dell'anno successivo hanno sottolineato le sue credenziali.

Mauro Schmidt

Dopo una corsa così deludente nelle classiche del pavé, la Soudal - Quick-Step conta su alcuni risultati nelle classiche collinari della settimana delle Ardenne per riscattare la sfortuna di questa primavera. Ma con l'assenza dell'uomo chiave Julian Alaphilippe per infortunio, la preparazione è già stata compromessa.

Remco Evenepoel non correrà fino alla Liegi-Bastogne-Liegi, lasciando ai giovani della squadra il compito di portare a casa il risultato all'Amstel Gold. Il candidato più probabile é Mauro Schmidt. Il corridore svizzero ha attirato l'attenzione alla recente Itzulia Basque Country, dove ha usato il suo sprint incisivo per registrare un paio di piazzamenti sul podio e ha minacciato brevemente di infiammare la vetta della classifica generale con un audace attacco a lungo raggio nell'ultima tappa. Non è mai stato un concorrente delle classiche delle Ardenne, ma ne ha le capacità.

Outsiders

Con il suo terreno accidentato e il suo posto nel calendario poco più di una settimana prima dell'Amstel Gold, i Paesi Baschi di Itzulia sono una guida utile per capire chi andrà bene durante la settimana delle Classiche delle Ardenne. Ide Schelling (Bora-Hansgrohe) è riuscito a vincere una tappa, mentre Mattias Skjelmose (Trek-Segafredo), Alex Aranburu (Movistar) e il compagno di squadra della Schmidt's Soudal - Quick-Step Andrea Bagioli sono stati tutti protagonisti di arrivi in volata.

Andrea BagioliAndrea Bagioli durante la quinta tappa di Itzulia Basque Country (Getty Images)

L'Amstel Gold è comunque una corsa dura e tende a essere molto selettiva, con piccoli gruppi di due o tre corridori che generalmente si contendono la vittoria all'arrivo. Il percorso è quindi più adatto agli atleti che possono andare via sulle salite, nel qual caso sia la Israel PremierTech con Michael Woods e Dylan Teuns che la Groupama-FDJ con David Gaudu e Valentin Madouas sono ben fornite.

Per quanto riguarda il pedigree dell'Amstel Gold, sia Max Schachmann (Bora-Hansgrohe) che Simon Clarke (Israel-Premier Tech) sono saliti sul podio in passato, ma la loro recente forma fisica suggerisce che non sono in grado di farlo anche quest'anno.

Senza Mathieu van der Poel, Søren Kragh Andersen ha la possibilità di emergere dall'ombra dell'olandese per l'Alpecin-Deceuninck e potrá far parte di un pericoloso attacco a due teste con Quinten Hermans. Matej Mohorič (Bahrain-Victorious) è tra i favoriti, come lo è stato per molte corse questa primavera, ma potrebbe iniziare a sentire la stanchezza visto che ha corso duramente da febbraio.

Søren Kragh AndersenSøren Kragh Andersen all'E3 Saxo Classic, dove si è classificato al nono posto (Getty Images)

Al contrario, il quinto classificato dell'anno scorso, Alexander Kamp (Tudor Pro Cycling), potrebbe essere in forma dopo il sesto posto al Brabantse Pijl, mentre i due corridori che si sono sorprendentemente piazzati al primo e al secondo posto in quella corsa, Dorian Godon (AG2R Citroën) e Ben Healy (EF Education-EasyPost), devono ora essere considerati come outsiders.

Pronostico

È insolito che i corridori che ottengono buoni risultati nelle classiche del pavé continuino a competere per la vittoria dell'Amstel Gold e della Classica delle Ardenne, ma il vincitore del Giro delle Fiandre Tadej Pogačar non è un corridore qualunque.

Come testimoniano le recenti vittorie di Wout van Aert (2021) e Mathieu van der Poel (2019), nonché la serie di successi ottenuti qui dal quattro volte vincitore ed ex grande delle classiche Philippe Gilbert, l'Amstel Gold è una classica abbastanza selettiva; in questo caso, è difficile immaginare che qualcuno rimanga dietro a Pogačar quando deciderà di lanciare la sua candidatura alla vittoria.

Immagine di copertina: Zac Williams/SWpix.com

 

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